Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 8708 del 4 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8708PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale può essere oggetto di istanza di revoca, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1423 del 1956, qualora il destinatario del provvedimento produca nuovi elementi di prova che, ancorché già offerti in precedenza, non siano stati oggetto di valutazione da parte dei giudici. In tal caso, il giudice competente a decidere sull'istanza di revoca è il tribunale che ha emesso il provvedimento di confisca, in quanto l'istituto della revoca, analogamente a quanto previsto per il processo penale in tema di revisione, costituisce uno strumento di riesame del giudizio già definito. Pertanto, l'impugnazione avverso il provvedimento che decide sull'istanza di revoca deve essere proposta nelle forme dell'appello e non del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZION Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso promosso da:

Ni. Gi. , nato il (OMESSO) e Ba. Gi. , nata il (OMESSO);

avverso il decreto 8 aprile 2009 del Tribunale di Palermo che ha rigettato Legge n. 1423 del 1965, ex articolo 7 l'istanza di revoca della misura di prevenzione della confisca di un immobile e di somme di denaro depositate in un conto bancario intestato ad entrambi, e disposto con decreto 20 luglio 2006 del Tribunale parzialmente riformato in appello e divenuto definitivo il 29 maggio 2003.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il…

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