Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10262 del 15 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10262PEN

Massima

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La confisca di beni per sproporzione rispetto ai redditi leciti è legittima anche quando i beni siano formalmente intestati a familiari conviventi del condannato per reato di partecipazione mafiosa, qualora si accerti che tali familiari non avessero autonomi redditi e disponibilità finanziarie idonee all'acquisto. L'occultamento dei redditi al fisco non giustifica la provenienza lecita delle disponibilità finanziarie, ma ne conferma l'illiceità. Il dato temporale dell'acquisto dei beni rispetto al periodo di accertata partecipazione mafiosa è irrilevante ai fini della confisca, essendo sufficiente la sproporzione tra i beni e i redditi leciti. Anche le disponibilità bancarie possono essere oggetto di confisca qualora risultino versamenti non giustificati sulla base delle ricostruzioni reddituali, anche se eccessive, proposte dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AS. MA. MO. , N. IL (OMESSO);

2) SC. VI. , N. IL (OMESSO);

3) SC. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 52/2008 CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 10/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del PG Dott. MONETTI Vito.

OSSERVA

1. Va premesso che con ordinanza in data 14.03.2008 la Corte d'assi…

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