Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 18984 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18984CIV

Massima

Massima ufficiale
In materia di procedimento disciplinare a carico degli esercenti la professione forense, la sospensione cautelare - la cui "ratio" va identificata nell’esigenza di elidere lo "strepitus fori" che può conseguire alla contestazione di un reato a carico di un professionista - non costituisce un provvedimento giurisdizionale, né una forma di sanzione anticipata, bensì un provvedimento cautelare incidentale di natura amministrativa ed a carattere provvisorio, con la conseguenza che la novellata disciplina ad esso relativa, prevista dall’art. 60 della legge n. 247 del 2012, non trova applicazione retroattiva secondo il disposto dei commi 1 e 5 dell’art. 65 della medesima legge, che regolano esclusivamente la successione di norme del codice deontologico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - ((omissis)) f.f.

Dott. SCHIRO' Stefano - Presidente di Sezione

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente di Sezione

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - Consigliere

Dott. FALASCHI Milena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 20688/2016 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE, CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BOLOGNA CONSIGLIO DISTRETTUALE …

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