Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 23516 del 4 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23516PEN

Massima

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La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare può essere disposta dal giudice solo nei casi tassativamente previsti dalla legge, ossia limitatamente al periodo indicato nel dispositivo della sentenza di condanna o di assoluzione, ai sensi dell'art. 304 c.p.p., comma 1, lett. c), e non anche per il periodo di proroga del termine per il deposito della motivazione della sentenza di secondo grado, ai sensi dell'art. 154 disp. att. c.p.p. Pertanto, la sospensione dei termini di custodia cautelare disposta dalla Corte d'appello oltre il termine di un anno dalla lettura del dispositivo della sentenza di primo grado, in assenza di espressa previsione nel dispositivo stesso, è illegittima in quanto non rientrante nelle ipotesi tassativamente previste dalla legge. Il giudice, nel valutare la legittimità della sospensione dei termini di custodia cautelare, deve attenersi rigorosamente ai presupposti e alle modalità stabiliti dalla legge, senza poter estendere l'ambito applicativo della sospensione oltre i casi espressamente previsti, al fine di garantire il rispetto del principio costituzionale della ragionevole durata del processo e della libertà personale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Andrea - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/1/2020 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIBERATI Giovanni;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CORASANITI Giuseppe, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 gennaio 2020 la Corte d'appello di Palermo, dato atto che il …

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