Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7362 del 17 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7362PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto dalle modalità e circostanze del fatto commesso, nonché dalla personalità dell'imputato, anche in assenza di precedenti penali, qualora emerga una spiccata capacità criminale, come nel caso di un arresto per detenzione di ingente quantitativo di stupefacenti accompagnato da condotte elusive e violente nei confronti degli agenti di polizia. In tali ipotesi, la scelta della misura cautelare più afflittiva, quale la custodia in carcere, è legittima anche in assenza di un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di altre misure, essendo sufficiente l'indicazione, con argomentazioni logico-giuridiche, degli elementi specifici che inducono a ritenere tale misura la più adeguata per impedire la prosecuzione dell'attività criminosa, come l'inadeguatezza del domicilio dell'indagato a garantire l'applicazione degli arresti domiciliari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2792/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 03/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio, annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) A..

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Roma, quale giudice del riesame, il 3.10.2013 ha confermato l'ordinanza con la quale, in data 19.9.2013, il Giudice per le in…

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