Cassazione penale Sez. V sentenza n. 187 del 5 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:187PEN

Massima

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Il reato di furto in abitazione di cui all'art. 624-bis c.p. si configura anche quando l'autore del reato, pur essendo stato autorizzato in precedenza ad accedere all'abitazione per svolgere determinate mansioni, vi si introduce successivamente senza il consenso del proprietario, approfittando dell'assenza di quest'ultimo. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'ingresso nell'abitazione avvenga senza il consenso iniziale del proprietario, essendo sufficiente che l'autore del reato vi si introduca in un momento successivo senza il suo permesso, abusando della fiducia accordatagli. La responsabilità penale può essere accertata sulla base di elementi probatori indiziari, quali le dichiarazioni testimoniali, senza che sia necessario il riscontro di "indizi gravi, precisi e concordanti" ai sensi dell'art. 192 c.p.p., trattandosi di un requisito non applicabile al giudizio di merito. La motivazione della sentenza di condanna deve illustrare in modo adeguato e logico le ragioni poste a fondamento del giudizio di responsabilità, senza che il giudice di legittimità possa sindacare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di appello, salvo l'ipotesi di vizi logici o travisamenti di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI ((omissis)) A - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierange - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/2019 della CORTE DI APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale FRANCESCA CERONI, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata l'11 marzo 2021 dalla Corte di appello di Venezia, che…

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