Il potere di ordinanza contingibile e urgente del sindaco, di cui all'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000, può essere legittimamente esercitato solo in presenza di situazioni eccezionali di pericolo attuale e imminente per l'incolumità pubblica, che impongano l'adozione di provvedimenti immediati e non altrimenti fronteggiabili con gli strumenti ordinari. Tale potere non può essere utilizzato per disporre la bonifica di un sito inquinato, atteso che per tali ipotesi l'art. 242 del d.lgs. n. 152/2006 prevede una specifica procedura, la quale deve essere seguita dall'amministrazione anche quando il procedimento di bonifica sia stato avviato dal privato responsabile dell'inquinamento. Pertanto, l'ordinanza contingibile e urgente è illegittima ove sia adottata in assenza di una situazione di effettivo e concreto pericolo per la pubblica incolumità, non fronteggiabile con gli ordinari strumenti di amministrazione attiva, e senza che l'amministrazione abbia previamente esperito la procedura di bonifica prevista dalla normativa ambientale.