Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4769 del 31 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4769PEN

Massima

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Il furto di un bene mobile altrui, anche se commesso in assenza di un previo accordo con altri soggetti, integra comunque il reato di furto aggravato, in quanto la sottrazione del bene è il frutto di una condotta volontaria e intenzionale, come dimostrato dal fatto che l'autore del reato sia stato visto armeggiare con la borsa della vittima e che il bene sia stato ritrovato privo della scheda telefonica in un breve lasso di tempo. La responsabilità penale dell'autore del furto non viene meno per il solo fatto che altri soggetti presenti sulla scena del crimine non abbiano partecipato attivamente alla commissione del reato, essendo sufficiente la prova della condotta individuale di sottrazione del bene. La modulazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, purché la sanzione applicata sia congrua e non manifestamente sproporzionata. Infine, il termine di prescrizione del reato di furto aggravato non risulta maturato al momento della pronuncia della sentenza di appello, in ragione della sospensione del decorso della prescrizione prevista dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. MA. LE. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 16/10/2006 CORTE DI APPELLO di BOLOGNA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Tindari Baglione che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 16 ottobre 2006 la Corte d'Appello di Bologna, in cio'…

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