Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22041 del 20 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22041PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella commissione del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dalla finalità di profitto, è configurabile anche quando le dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria dalle persone che intendevano entrare illegalmente in Italia non siano precedute dall'avviso di cui all'art. 63, comma 1, c.p.p., in quanto tali dichiarazioni sono comunque utilizzabili nel giudizio abbreviato, in applicazione del principio di diritto consolidato nella giurisprudenza di legittimità secondo cui, in tale rito, sono utilizzabili tanto le dichiarazioni spontaneamente rese alla polizia giudiziaria in assenza di difensore da chi sia sottoposto ad indagini preliminari, quanto, a fortiori, quelle spontaneamente rese da chi non abbia ancora formalmente assunto la qualità di indagato nel momento in cui fa alla polizia giudiziaria dichiarazioni dal contenuto autoaccusatorio della commissione di reato. Inoltre, la circostanza aggravante della finalità di profitto di cui all'art. 12, comma 3-ter, lett. b), del d.lgs. n. 286 del 1998 può essere ritenuta sussistente anche quando l'imputato, oltre ad avere concorso nel favoreggiamento dell'ingresso irregolare in Italia di stranieri, abbia svolto attività di intermediazione per l'impiego di tale manodopera a basso costo presso imprenditori agricoli, percependo un compenso, essendo irrilevante, ai fini della configurabilità di tale aggravante, il fatto che l'imputato abbia anche pagato una somma di denaro per far entrare illegalmente in Italia un proprio congiunto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2017 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO VANNUCCI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO…

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