Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22920 del 7 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22920PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione mafiosa può essere provata anche sulla base di convergenti elementi probatori indiretti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le intercettazioni ambientali e le relazioni di servizio della polizia giudiziaria, che dimostrino il coinvolgimento dell'imputato in attività tipiche dell'associazione criminale, come l'acquisizione di armi, il compimento di estorsioni e il traffico di stupefacenti, anche qualora l'imputato si sia temporaneamente trasferito in una località distante dal territorio di operatività dell'associazione. L'attendibilità dei collaboratori di giustizia può essere ritenuta sulla base di una valutazione complessiva della loro credibilità, senza che sia necessario il controesame immediato da parte della difesa, essendo sufficiente che il difensore abbia avuto la possibilità di porre domande al termine dell'esame del pubblico ministero. La pena irrogata all'imputato riconosciuto colpevole di partecipazione ad associazione mafiosa deve essere commisurata alla sua capacità a delinquere, desunta dagli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Al. Bl. , TA. Gi. e FA. Fi. Sa. ;

contro la sentenza 12 aprile 2005 della Corte d'Appello di Caltanissetta.

Udita la relazione del Consigliere Dott. Antonio Stefano Agro'.

Udito il P.G. Dott. Angelo Di Popolo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso Al. e il rigetto degli altri.

Uditi per i ricorrenti gli avvocati VENTURA Giacomo, Luigi Vulcano e Mario De Caprio.

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