Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13286 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13286PEN

Massima

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Le dichiarazioni della parte offesa, anche se costituita parte civile, possono costituire prova della responsabilità dell'imputato, purché siano sottoposte a un'accurata valutazione della loro attendibilità e credibilità soggettiva da parte del giudice. Pur non essendo indispensabile l'applicazione delle regole di cui all'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p. che richiedono riscontri esterni, il giudice deve comunque procedere a un vaglio positivo della deposizione testimoniale della parte offesa, considerando il suo particolare interesse nella vicenda, soprattutto quando essa è costituita parte civile. Tale valutazione deve essere svolta in modo rigoroso e dettagliato, al fine di consentire un adeguato controllo sulla motivazione, senza potersi limitare a una mera motivazione in negativo fondata sulla sola sussistenza di un interesse di parte. Il giudice è pertanto tenuto a esaminare attentamente la credibilità soggettiva della parte offesa e la coerenza e plausibilità del suo racconto, anche alla luce di eventuali altri elementi di riscontro, al fine di accertare la responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CALTANISSETTA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 63/2008 GIUDICE DI PACE di GELA, del 10/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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