Il potere di autotutela amministrativa, volto all'annullamento di un provvedimento illegittimo, deve essere esercitato entro un termine ragionevole, tenuto conto del principio di tutela dell'affidamento e della certezza dei rapporti giuridici. Pertanto, l'annullamento di una concessione edilizia in sanatoria, adottata oltre venti anni prima, in assenza di circostanze eccezionali che giustifichino il ritardo, viola il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost., nonché l'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, in quanto l'amministrazione non ha adeguatamente valutato il legittimo e incolpevole affidamento maturato dai destinatari del provvedimento, divenuti titolari di diritti reali sull'immobile in epoca successiva al rilascio della concessione. Inoltre, l'amministrazione non può esimersi dal condurre un'istruttoria approfondita per verificare l'effettiva incidenza del vincolo di destinazione sull'area di sedime del fabbricato, al fine di valutare la possibilità di un annullamento parziale della concessione, anziché l'integrale demolizione dell'immobile.