Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50151 del 21 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50151PEN

Massima

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Il verbale di visita collegiale finalizzato al riconoscimento dell'invalidità civile, redatto artificiosamente senza che l'interessato sia stato effettivamente sottoposto a tale accertamento, integra il reato di falso materiale in atto pubblico di cui agli artt. 476 e 482 c.p., in quanto l'atto pubblico ha la funzione di attestare fatti e circostanze che non corrispondono al vero. Tuttavia, il reato di falso si consuma al momento della formazione dell'atto e, pertanto, è soggetto alla prescrizione ordinaria, che nel caso di specie è maturata prima che fosse pronunciata la sentenza di condanna. Ciò non esclude la configurabilità del reato di truffa aggravata, in quanto la presentazione di documenti falsi per ottenere indebitamente prestazioni assistenziali integra gli estremi del delitto di cui all'art. 640 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4016/2012 della Corte d'Appello di PALERMO del 26.11.2013;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere dott. Lucia AIELLI;
udito il Sostituto procuratore generale dott. Alfredo VIOLA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) del Foro di Palermo che si e' riportato ai motivi del ric…

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