Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36666 del 10 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36666PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La declaratoria di prescrizione del reato, pronunciata dal giudice di merito, preclude il riesame nel giudizio di legittimità della valutazione probatoria compiuta in ordine alla sussistenza o meno del fatto e alla responsabilità dell'imputato, salvo che il ricorrente dimostri l'evidenza dell'estraneità dell'imputato ai fatti contestati, tale da giustificare la prevalenza dell'assoluzione nel merito rispetto alla pronuncia estintiva per prescrizione, ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso una sentenza che ha dichiarato la prescrizione del reato è inammissibile qualora il ricorrente si limiti a dedurre vizi di motivazione, senza allegare elementi idonei a dimostrare l'evidenza della prova di non colpevolezza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 4 ottobre 2013 emessa dalla Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
udito il sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la decisione in epigrafe …

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