Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Prima di Lecce, ha stabilito che: 1. L'area destinata alla realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta Rifiuti (CCR), pur essendo tipizzata nel vigente Piano Urbanistico Generale (PUG) come "Contesto dei servizi a valenza urbana o territoriale esistenti o di nuovo impianto", non necessita di variante urbanistica per la sua realizzazione, in quanto l'intervento rientra nella previsione dell'art. 16, comma 2, della Legge Regionale n. 13/2001, secondo cui "nei casi in cui lo strumento urbanistico vigente contenga destinazioni specifiche di aree per la realizzazione di servizi pubblici, l'approvazione di progetti di opere pubbliche ai sensi della presente legge, anche se non conformi alle specifiche destinazioni di piano, non comporta necessità di varianti allo strumento urbanistico medesimo". 2. La scelta della localizzazione del CCR rientra nella discrezionalità dell'amministrazione comunale, la quale è tenuta a esternare ragioni non palesemente illogiche e basate su presupposti di fatto effettivi e non travisati. Nel caso di specie, il Comune ha adeguatamente motivato la scelta del sito, rilevando che esso, pur non essendo baricentrico rispetto al centro urbano, risulta facilmente raggiungibile da tutti i punti del territorio comunale e che le soluzioni alternative proposte presentano ulteriori criticità in termini di posizionamento e di viabilità. 3. Il Comune gode di ampia discrezionalità nella scelta localizzativa delle opere pubbliche, la quale può essere sindacata dal giudice amministrativo solo in presenza di evidenti profili di irragionevolezza, non riscontrati nel caso di specie.