Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4576 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:4576SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio potere di controllo sull'attività della pubblica amministrazione, può ordinare all'ente locale di dare piena ed integrale esecuzione ad una precedente sentenza di annullamento di un provvedimento di diniego di un titolo edilizio, assegnando un termine perentorio per la rivalutazione della relativa domanda nel rispetto dei principi e delle statuizioni contenuti nella pronuncia giurisdizionale. In caso di perdurante inottemperanza, il giudice può nominare un commissario ad acta con il compito di provvedere in luogo dell'amministrazione inadempiente, adottando tutti gli atti necessari per l'adozione del provvedimento definitivo sulla domanda di permesso di costruire. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di ottemperanza, può così assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, imponendo all'amministrazione l'adempimento degli obblighi derivanti dal giudicato e garantendo il rispetto del principio di legalità dell'azione amministrativa. La mancata presentazione di uno strumento urbanistico attuativo, pure prescritto dalla disciplina comunale, non può costituire ragione sufficiente ad escludere l'assentibilità dell'intervento edilizio, qualora risulti accertata in sede giurisdizionale l'integrale urbanizzazione dell'ambito nel quale è ricompreso il lotto in proprietà del privato richiedente. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del diniego di un titolo edilizio, deve pertanto tenere conto della concreta situazione urbanistica dell'area interessata, senza che ostino formali prescrizioni regolamentari che non trovino giustificazione in effettive esigenze di tutela dell'interesse pubblico.

Sentenza completa

N. 02564/2013
REG.RIC.

N. 04576/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02564/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2564 del 2013, proposto da Maria Letterese e Massimo Letterese, rappresentati e difesi dall'avv. Emilio De Stefano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giuseppe D’Alise in Napoli, Centro Direzionale, Isola F 12;

contro

il Comune di Acerra, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l’esecuzione del giudicato

di cui alla sentenza del T.A.R. Campania, sez. II, n. 3662 del 19 luglio 2012 e per la nomina di un commissario
ad acta
che provveda in luogo dell’amministrazione intimata nell’ipotesi di perdurante inottemperanza.

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