Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28893 del 15 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28893PEN

Massima

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Il comportamento aggressivo e violento di un soggetto nei confronti di terzi, anche se finalizzato a tutelare se stesso da presunte aggressioni altrui, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto l'uso della forza fisica o della minaccia per opporsi all'intervento delle forze dell'ordine, volto a impedire o ostacolare l'esercizio delle loro funzioni, è punito dalla legge penale a prescindere dalla sussistenza di un'effettiva aggressione nei confronti dell'imputato. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, anche se provenienti da soggetti direttamente coinvolti nella vicenda, spetta al giudice di merito, il quale può legittimamente disattendere la versione fornita dall'imputato e dai suoi prossimi congiunti, ove ritenga più affidabili e coerenti con il contesto fattuale le deposizioni degli agenti di polizia intervenuti, senza che ciò integri un vizio di motivazione. La condotta violenta e aggressiva dell'imputato, accertata sulla base di elementi probatori ritenuti attendibili dal giudice, è pertanto sufficiente a integrare il reato di resistenza a pubblico ufficiale, a prescindere dalla sussistenza di una previa aggressione nei confronti dell'imputato da parte di terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BI. Da. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Bologna 24 febbraio 2006 n. 717;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dr. S.F.MANNINO;

Sentita la requisitoria del Procuratore Generale, in persona del Dr. Vittorio MARTUSCIELLO, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

Con sentenza del 12 dicembre 2003 il Tribunale di Rimini dichiarava Bi.Da. colpevole a) del delitto previsto…

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