Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8856 del 1 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8856PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di truffa è configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro è diverso dal soggetto passivo del danno, purché sussista un nesso di causalità tra gli artifici o i raggiri posti in essere per indurre in errore il terzo, il profitto tratto dal truffatore e il danno patrimoniale patito dalla vittima. La condotta truffaldina può quindi incidere su un terzo rispetto alla persona che risulti infine vittima dell'inganno, senza che sia necessario un contatto diretto tra il truffatore e il truffato. Ai fini della procedibilità del reato, è sufficiente che la condotta sia diretta a procurare un ingiusto profitto in danno di un soggetto determinato, anche se diverso da quello ingannato. Il giudice può disporre l'assunzione di nuove prove ai sensi dell'art. 507 c.p.p. anche in assenza di una specifica motivazione, senza che ciò determini l'inutilizzabilità o l'invalidità delle stesse, trattandosi di un potere discrezionale non soggetto a particolari sanzioni. La liquidazione del danno non patrimoniale subito dalla persona offesa, correlato alla consumazione del reato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui valutazione è insindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS) (alias (OMISSIS)) nata a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 19.4.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria della Procura Generale, in persona del sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento della sentenza senza rinvio per intervenuta prescrizione del reato.
RITENUTO IN FATTO E CON…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.