Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30472 del 18 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30472PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata quando il giudice, sulla base di una motivazione congrua e non meramente apparente, accerti la pericolosità sociale attuale del soggetto, valutando complessivamente la sua posizione in relazione a precedenti penali e procedimenti pendenti per reati associativi, senza che sia sufficiente il mero rilievo di frequentazioni numerose ed allarmanti. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica dell'esistenza di una motivazione non inesistente o meramente apparente, ossia priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, oppure assolutamente inidonea a rendere comprensibile il filo logico seguito dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l"ordinanza del 23 ottobre 2015 della Corte d"appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BASSI Alessandra;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. L"avv. (OMISSIS), difensor…

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