Il reato di contrabbando di cui agli artt. 292 e 295 del D.P.R. n. 43 del 1973 può configurarsi anche in caso di sottrazione dell'IVA all'importazione, in quanto l'IVA dovuta all'importazione costituisce un diritto di confine la cui evasione integra la fattispecie di contrabbando. Pertanto, il sequestro probatorio è legittimo laddove vi siano elementi idonei a far ritenere astrattamente configurabile il reato di contrabbando, anche in relazione all'evasione dell'IVA all'importazione, senza che sia necessaria la contestualità tra il rimborso dell'IVA e l'effettiva uscita dei beni dal territorio nazionale. Inoltre, la legge prevede una stretta correlazione tra il soggetto cessionario dei beni destinati all'esportazione in Paese extracomunitario, il bagaglio personale e il passaporto, sicché non possono ritenersi legittime condotte volte ad aggirare tali prescrizioni normative.