Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 52486 del 16 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52486PEN

Massima

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Il reato di guida in stato di ebbrezza, pur essendo astrattamente compatibile con l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., può essere escluso dal suo ambito applicativo quando le modalità della condotta, l'entità dello stato di ebbrezza e la presenza di precedenti penali, anche se non configuranti un'abitualità nel senso indicato dalle Sezioni Unite, inducano il giudice a ritenere che il fatto non possa essere considerato di particolare tenuità, tenuto conto della necessità di assicurare un'adeguata tutela della sicurezza stradale e della prevenzione di condotte potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'art. 131-bis c.p., deve quindi effettuare un bilanciamento tra le esigenze di individualizzazione della risposta sanzionatoria e quelle di prevenzione generale e speciale, senza che la mera presenza di precedenti penali, in assenza di un'abitualità nel senso indicato dalle Sezioni Unite, possa automaticamente escludere l'applicabilità dell'istituto. Tuttavia, ove il giudice ritenga che le modalità della condotta, l'entità dello stato di ebbrezza e la presenza di precedenti penali, anche non configuranti abitualità, rendano il fatto non meritevole di una declaratoria di non punibilità per particolare tenuità, tale valutazione, se adeguatamente motivata, non può essere censurata in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/03/2016 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI Luca;
Il P.G. Dott. TAMPIERI Luca chiede l'annullamento senza rinvio.
Udito il difensore: l'Avv.to (OMISSIS) del foro di ROMA si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FAT…

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