Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6426 del 13 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6426PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. richiede la prova di un vincolo associativo stabile, duraturo, esclusivo e permanente tra i partecipi, finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato, con una struttura organizzativa adeguata al raggiungimento degli obiettivi illeciti. L'esistenza di contrasti e pessimi rapporti tra gli associati non esclude la configurabilità dell'affectio societatis, essendo questa riferita all'organizzazione complessivamente considerata e non alle singole persone. La valutazione dell'imprevedibilità dell'evento che rende impossibile la ripetizione di un atto precedentemente assunto e la sua acquisizione ai sensi dell'art. 512 c.p.p. è demandata in via esclusiva al giudice di merito, il quale deve formulare una prognosi postuma sorretta da adeguata e logica motivazione. L'utilizzo di dichiarazioni rese da un teste non esaminato in contraddittorio non integra una violazione del diritto di difesa ex art. 6 CEDU, purché siano presenti sufficienti garanzie procedurali a compensazione dell'assenza del controesame, come la valutazione della volontarietà della sottrazione al contraddittorio e l'esistenza di riscontri probatori. Nell'ipotesi di condanna per furto pluriaggravato, quando la pena inflitta sia prossima al minimo edittale, l'obbligo di motivazione del giudice si attenua, essendo sufficiente il richiamo a criteri di adeguatezza, nei quali sono impliciti gli elementi di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4352/2005 CORTE APPELLO di TORINO, del 06/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott. IZZO Gioacchino, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibil…

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