Il reato di interruzione di un pubblico servizio di cui all'art. 340 c.p. sussiste non solo quando la condotta dell'agente comporti l'effettiva interruzione del servizio, ma anche quando incida in modo apprezzabile sulla sua regolarità e funzionalità complessiva, anche se in modo temporaneo, senza che sia necessario che l'alterazione si estenda all'intero servizio pubblico. Pertanto, il blocco del traffico che costringa i passeggeri di un autobus di linea a scendere dal veicolo e proseguire a piedi integra il reato di interruzione di pubblico servizio, in quanto compromette la regolarità e funzionalità del servizio di trasporto pubblico, a prescindere dalla durata limitata dell'interruzione. La valutazione della gravità della condotta e della congruità della pena irrogata rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.