Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50720 del 3 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50720PEN

Massima

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Il mancato rispetto del termine di cinque giorni per l'interrogatorio di garanzia dell'indagato sottoposto a misura cautelare, previsto dall'art. 294 c.p.p., comporta l'automatica estinzione della misura stessa, da disporsi con ordinanza ai sensi dell'art. 306 c.p.p., impugnabile con appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p., in quanto tale vizio processuale non intacca la legittimità intrinseca dell'ordinanza cautelare, oggetto di riesame, ma incide sulla persistenza della misura. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di dichiarazione di inefficacia della misura cautelare, pertanto, deve essere convertito in appello, in applicazione della regola generale di cui all'art. 568, comma 5, c.p.p., secondo cui l'impugnazione è ammissibile indipendentemente dalla qualificazione ad essa attribuita dalla parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3640/2014 GIP TRIBUNALE di MILANO, del 16/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;

sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico che ha chiesto qualificarsi il ricorso come appello;

udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) (OMISSIS) che ha chiesto accogliersi il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

1. Il G.I.P. del Tribunale di Milano, …

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