Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciare la presente sentenza, ha stabilito che l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive adottato dall'amministrazione comunale in pendenza di istanze di condono edilizio è illegittimo, in quanto in contrasto con l'art. 38 della legge n. 47 del 1985, il quale impone all'amministrazione di astenersi da ogni iniziativa repressiva fino alla definizione del procedimento di concessione in sanatoria. Pertanto, l'amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi espressamente sulla condonabilità o meno dell'opera abusiva, non potendo il provvedimento di demolizione costituire implicito rigetto della domanda di condono, stante l'art. 35, comma 15, della legge n. 47 del 1985 che impone la notificazione espressa del diniego al richiedente. Nel caso di specie, nonostante il Comune avesse riferito che le nuove domande di condono stavano per essere definite con diniego, è stata rilevata la mancanza della necessaria pronuncia espressa in un momento anteriore all'emanazione dell'ordine demolitorio, con conseguente annullamento di quest'ultimo. Le spese di lite sono state poste a carico del Comune soccombente.