Il consenso dell'imputato alla scelta del rito abbreviato, pur in condizioni di salute precarie, è valido se reso con l'assistenza del difensore e in assenza di elementi che ne escludano la piena consapevolezza, non essendo decisiva la mancata menzione di specifici fattori di salute. Tuttavia, la motivazione sulla responsabilità penale deve essere attentamente vagliata, in particolare in relazione a dati probatori inesistenti o non sufficientemente chiariti, come il riconoscimento dell'imputato, la compatibilità delle tracce di DNA e le caratteristiche delle maschere utilizzate, al fine di verificare la solidità del giudizio di colpevolezza. Inoltre, nel caso di rideterminazione della pena a seguito di concordato in appello, la pena accessoria dell'interdizione legale deve essere revocata qualora la pena principale risulti inferiore ai cinque anni di reclusione, anche in assenza di specifica previsione nell'accordo tra le parti.