L'autorizzazione alla prosecuzione dell'attività estrattiva di una cava, ai sensi dell'art. 36 della l.r. Campania n. 54/1985, non può essere limitata alle sole aree svincolate idrogeologicamente alla data dell'8 gennaio 1986, essendo irrilevante il momento in cui è stato ottenuto lo svincolo, purché l'attività estrattiva non risulti in contrasto con i vincoli urbanistici, paesaggistici, idrogeologici ed archeologici derivanti da altre leggi nazionali o regionali. Inoltre, il rigetto di un'istanza di ampliamento dell'area di cava, presentata ai sensi dell'art. 38-ter della medesima legge regionale, per il solo fatto che non sia corredata dalla documentazione prevista dall'art. 8, viola il principio del giusto procedimento, in quanto l'amministrazione avrebbe dovuto richiedere l'integrazione documentale anziché respingere immediatamente l'istanza. Infine, la determinazione del contributo dovuto per l'attività estrattiva, ai sensi degli artt. 14, 22 e 23 della l.r. Campania n. 17/1995, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non del giudice amministrativo.