Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34637 del 20 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34637PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre la confisca di beni in un procedimento penale, deve motivare espressamente sulla sussistenza del pericolo che la libera disponibilità di tali beni possa agevolare la reiterazione del reato, in applicazione del principio di legalità che sottende anche il regime delle misure di sicurezza. La mancanza di tale motivazione rende illegittima la confisca, che deve essere annullata senza rinvio con conseguente ordine di restituzione del bene. Diversamente, la confisca di denaro contante può essere disposta in assenza di elementi che giustifichino il possesso dello stesso da parte dell'imputato, in considerazione delle sue condizioni economiche e lavorative, in quanto tale somma è ritenuta profitto del reato. Il giudice deve comunque fornire una motivazione, seppur sintetica, sulle ragioni che lo hanno condotto a tale conclusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. FERRANTI Donatel - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. D'ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2020 del GIP TRIBUNALE di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FERRANTI DONATELLA.
RITENUTO IN FATTO E CONSIIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe, il Gip del Tribunale di Torino applicava ex articolo 444 c.p.p. a (OMISSIS) la pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione oltre a 12.000,00 Euro di multa e a (OMISSIS) la pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione oltre a 5.000,00 Euro di multa in relazione a reat…

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