Cassazione penale Sez. V sentenza n. 854 del 12 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:854PEN

Massima

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La competenza territoriale per il reato di diffamazione commesso mediante la diffusione di notizie lesive dell'altrui reputazione su un sito internet va determinata in base al luogo di domicilio dell'imputato, in applicazione del criterio suppletivo stabilito dall'art. 9, comma 2, c.p.p., salvo il caso in cui sia impossibile stabilire il luogo di consumazione del reato e sia stato invece individuato quello in cui il contenuto diffamatorio è stato caricato come dato informatico, per poi essere immesso in rete, nel qual caso la competenza territoriale va determinata, ai sensi dell'art. 9, comma 1, c.p.p., in relazione al luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione. Tali criteri di competenza territoriale prevalgono sulla disciplina derogatoria di cui alla L. n. 223 del 1990, art. 30, che si applica esclusivamente ai soggetti ivi specificamente indicati, ovvero il concessionario privato, la concessionaria pubblica ovvero la persona da loro delegata al controllo della trasmissione. Pertanto, nel caso in cui le dichiarazioni diffamatorie siano state dapprima pubblicate su un sito internet e successivamente trasmesse in una trasmissione televisiva locale, la competenza territoriale va determinata in base al luogo di domicilio dell'imputato o al luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione, e non in base al luogo di residenza della persona offesa. Inoltre, la valutazione della priorità temporale tra la pubblicazione online e la trasmissione televisiva ai fini della determinazione della competenza territoriale deve essere effettuata sulla base di un'adeguata motivazione che dia conto delle ragioni per le quali si ritiene più attendibile l'orario indicato da uno dei mezzi di prova rispetto all'altro, senza ricorrere a mere congetture o affermazioni apodittiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. ROMANO Michel - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/05/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
o il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso come da requisitoria scritta.
Il difensore ha trasmesso memorie difensive ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23…

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