Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36697 del 10 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36697PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto a un'associazione di tipo mafioso può essere desunta dalla sua reiterata partecipazione a riunioni riservate degli aderenti al sodalizio criminale, durante le quali vengono assunte deliberazioni fondamentali per l'attività della consorteria, nonché dalla sua abituale frequentazione con soggetti facenti parte della compagine associativa. Tali elementi, unitamente ad altri dati fattuali, costituiscono un quadro indiziario grave in ordine all'intraneità del soggetto alla societas sceleris, in considerazione del modus operandi tipico delle organizzazioni mafiose, che presuppone la sottoposizione a regole rigorose, il rispetto assoluto del vincolo gerarchico e la segretezza del vincolo associativo. Le intercettazioni di conversazioni telefoniche possono altresì costituire fonte diretta di prova, senza necessità di reperire riscontri esterni, a condizione che il contenuto della conversazione sia chiaro, non vi sia dubbio che gli interlocutori si riferiscano all'imputato e, per il ruolo ricoperto dagli interlocutori nell'ambito dell'associazione, non vi sia motivo per ritenere che parlino non seriamente degli affari illeciti trattati. Inoltre, il reimpiego di proventi illeciti attraverso la fatturazione di operazioni inesistenti, così come la detenzione illegale di armi, possono integrare gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione di misure cautelari, in presenza di un concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose. In tali casi, la sola custodia in carcere può risultare adeguata a fronteggiare i pericula libertatis, in applicazione della duplice presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 115/2015 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 20/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;
sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito nel senso del rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 20 febbraio 2015, il Tribunale del riesame di Bologna ha rigettato il ricorso ex articolo 309 cod. proc. pen. e confermato l'ordinanza del 15 gennaio 2015, con la quale il Gip dello ste…

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