Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22998 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22998PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente motivato in ordine alla gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, senza poter procedere a una rilettura degli elementi probatori, essendo la pronuncia cautelare fondata su indizi e tendente all'accertamento di una qualificata probabilità di colpevolezza, e non della responsabilità definitiva. Inoltre, il giudice di merito, nel disporre la custodia cautelare in carcere, deve motivare in modo specifico e concreto sull'inadeguatezza di ogni altra misura cautelare meno afflittiva, tenendo conto di elementi quali la consumazione dei fatti in costanza di precedenti misure meno gravose e la violazione di pregresse prescrizioni, al fine di giustificare l'applicazione della misura più grave come extrema ratio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/01/2021 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
lette le conclusioni del PG Dott. SECCIA DOMENICO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 27 gennaio 2021, il tribunale della liberta' di Napoli, in accoglimento dell'appello proposto dal pubblico ministero avverso l'ordinanza del 25 nove…

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