Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 38007 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38007PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., può essere riconosciuta quando la condotta dell'imputato appare di modesta entità, priva di collegamenti con forme strutturate di criminalità organizzata e non abituale, anche in presenza di beni oggetto di sequestro di modesta entità, purché il giudice dia adeguata motivazione in tal senso. Tuttavia, il giudice deve accertare con precisione i dati fattuali rilevanti, come il numero esatto dei beni sequestrati, al fine di valutare correttamente la particolare tenuità del fatto. Il ricorso del pubblico ministero avverso l'assoluzione per particolare tenuità del fatto deve essere qualificato come appello, in quanto attiene a vizi della motivazione e non a violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Asti del 28 gennaio 2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro M. Andronio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per la qualificazione del ricorso come appello, con trasmissione degli atti alla Corte…

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