Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 4240 del 10 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4240CIV

Massima

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Il diritto di critica e di manifestazione del pensiero, anche in ambito religioso, trova il suo limite nel rispetto della reputazione altrui e nel divieto di diffamazione. Pertanto, le dichiarazioni offensive e false, rese anche in sede di denuncia o in contesti istituzionali, possono integrare gli estremi della diffamazione e dar luogo all'obbligo di risarcimento del danno, salvo che il soggetto che le ha rese non riesca a provare la verità dei fatti asseriti o la sussistenza di un interesse pubblico prevalente alla loro divulgazione. Il giudice, nel valutare la diffamatoria natura delle dichiarazioni, deve tenere conto del contesto in cui sono state rese, del loro contenuto, della loro rilevanza pubblica e dell'eventuale buona fede dell'autore, bilanciando il diritto di critica con il diritto alla reputazione. Ove ritenga integrata la diffamazione, il giudice deve altresì determinare equitativamente l'entità del risarcimento, tenendo conto della gravità della lesione, della diffusione della notizia e delle conseguenze dannose subite dalla vittima. Il giudicato penale di proscioglimento non preclude l'accertamento della responsabilità civile per diffamazione, essendo i due giudizi autonomi e regolati da diversi criteri di valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SPIRITO Angelo - Presidente

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. CRICENTI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MOSCARINI Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 11547/2019 proposto da:
(OMISSIS) e (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) che li rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrenti -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1560/2018 della CORTE D'APPELLO di BRESCIA, depositata il 5/10/2018;
udita la relazione della ca…

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