Consiglio di Stato sentenza n. 5365 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:5365SENT

Massima

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L'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è preclusa al coniuge non legalmente separato dell'assegnatario che sia proprietario, nello stesso centro urbano, di un'altra abitazione idonea ai bisogni del proprio nucleo familiare, a prescindere dal regime patrimoniale tra i coniugi. Infatti, ai fini del mantenimento dell'assegnazione, rileva il patrimonio complessivo della famiglia, essendo ciascun coniuge tenuto a mettere a disposizione delle esigenze familiari l'intero proprio patrimonio, indipendentemente dal regime patrimoniale adottato. Pertanto, la revoca dell'assegnazione è legittima qualora il coniuge non separato dell'assegnatario sia proprietario di un'altra abitazione idonea, anche se tale immobile appartenga al coniuge in regime di separazione dei beni. I requisiti per l'assegnazione e il mantenimento dell'alloggio devono essere posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare per tutta la durata del rapporto, condizione che non si è verificata nel caso di specie.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2016

N. 05365/2016REG.PROV.COLL.

N. 10123/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 10123/2014 RG, proposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Provv. interreg. OO.PP. Lazio, Abruzzo e Sardegna), in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difesi per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi n. 12,

contro

Elisabetta, Giuseppina e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via G. Paisiello n. 27,

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per il Lazio – Roma - Sezione III, n. 5076 del 14 maggio 2014, resa tra le parti e concernente la revoca dell’assegnazione di un alloggio sociale…

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