Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45780 del 5 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45780PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso comporta una presunzione di pericolosità sociale e di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, salvo che non siano acquisiti elementi dai quali si possa evincere la mancanza di esigenze cautelari. Tale presunzione, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., è stata ritenuta non arbitraria né irrazionale dalla Corte Costituzionale e dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, in quanto risponde a dati di esperienza generalizzati circa il coefficiente di pericolosità per la collettività connaturato ai reati di quel genere. La prova contraria, volta a superare la presunzione, si risolve nella ricerca di fatti che rendano impossibile che il soggetto possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione criminale, dovendosi altrimenti ritenere persistente la presunzione di pericolosità sociale. Pertanto, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, il giudice è tenuto ad applicare la misura della custodia cautelare in carcere, salvo che non risulti concretamente dimostrato che l'indagato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa o comunque se ne sia definitivamente allontanato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovannea - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 118/2017 in data 17/03/2017 del Tribunale del Riesame di SALERNO;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai mo…

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