Consiglio di Stato sentenza n. 1922 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:1922SENT

Massima

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La delibera di indirizzo della pubblica amministrazione che individua nominativamente i concessionari di beni demaniali e prevede il rinnovo delle relative concessioni, pur non essendo immediatamente attributiva del bene, costituisce comunque un atto amministrativo ampliativo della sfera giuridica dei destinatari, facendo sorgere in capo a questi ultimi una precisa ed incondizionata aspettativa qualificata al rinnovo della concessione. Pertanto, l'eventuale successivo annullamento in autotutela di tale delibera di indirizzo da parte della pubblica amministrazione, oltre il termine di diciotto mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, è illegittimo, in quanto tale disposizione trova applicazione anche con riferimento a provvedimenti di indirizzo che, pur non essendo immediatamente attributivi di vantaggi economici, creano comunque in capo ai destinatari una posizione giuridica qualificata. Inoltre, il provvedimento dirigenziale che si limita a comunicare l'intervenuto annullamento della precedente delibera di indirizzo e il conseguente rigetto dell'istanza di rinnovo della concessione, senza alcuna autonoma motivazione, è da considerarsi atto meramente consequenziale, la cui legittimità è pertanto subordinata alla legittimità dell'atto presupposto.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/03/2020

N. 01922/2020REG.PROV.COLL.

N. 06759/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 6759 del 2019, proposto da
Comune di Milano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Lepore, Antonello Mandarano, Irma Marinelli, Ruggero Meroni ed Anna Tavano, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Polibio, 15;

contro

Vanzina Corbari & C. s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Giancarlo Tanzarella, Elena Tanzarella e Giovanni Corbyons, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Cicerone, 44;

per la riforma

dell…

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