Il reato di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di prodotti alcolici si configura quando vi è un'organizzazione imprenditoriale strutturata e consapevole, in cui ciascun partecipante svolge un ruolo determinante nelle diverse fasi della frode, dalla acquisizione della merce in sospensione di accisa, al trasporto, alla falsificazione dei documenti di accompagnamento, fino alla immissione sul mercato a prezzi vantaggiosi. La responsabilità penale dell'imputato può essere affermata anche sulla base di comportamenti sintomatici della sua partecipazione all'associazione criminosa, come il mancato contatto con il destinatario fittizio della merce e il rientro con documenti falsi che hanno consentito il proseguimento delle forniture illecite. Tuttavia, quando è intervenuta la prescrizione del reato associativo, il giudice non può pronunciare una sentenza di assoluzione nel merito ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, in assenza di prove decisive ed evidenti che escludano in modo incontrovertibile la responsabilità dell'imputato, essendo sufficiente una motivazione che giustifichi adeguatamente la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione.