Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12659 del 27 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:12659PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere legittimamente desunto dalle modalità delle condotte contestate, anche se risalenti nel tempo, nonché dalla precedente condanna per reati della stessa indole, senza che sia necessaria la prova di specifici e recenti contatti con soggetti disposti a fungere da prestanome o complici. Ciò in quanto la modalità della condotta e le circostanze di fatto in presenza delle quali essa si è svolta restano concreti elementi di valutazione imprescindibili per effettuare una prognosi di probabile ricaduta del soggetto nella commissione di ulteriori reati, senza che tale valutazione debba essere concettualmente confusa con l'attualità e la concretezza delle condotte criminose. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, sulla base della gravità indiziaria del fatto, della precedente condanna per reati analoghi e delle modalità della condotta, senza che sia necessaria la prova di ulteriori e recenti contatti con soggetti disposti a fungere da prestanome o complici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Relatore

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ga.Vi. nato a S il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 14/12/2023 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
lette le conclusioni per l'inammissibilità del ricorso, del Pubblico ministero, nella persona del sostituto procuratore generale ETTORE PEDICINI
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi dell'art. 23 co. 8 D.L. n. 137/20 e s.m.i.
RITENUTO IN FATTO E CONDIDERATO IN DIRITTO
1. Ga.Vi., a mezzo del difensore di fiducia, ricorre avverso l'ordinanza del Tr…

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