Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44342 del 31 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44342PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all'art. 640-bis c.p. si differenzia dal reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche di cui all'art. 316-ter c.p. in quanto il primo richiede l'elemento dell'induzione in errore del soggetto passivo circa i presupposti che legittimano l'erogazione, mentre il secondo si configura in caso di mera presentazione di una dichiarazione mendace senza che vi sia stata tale induzione in errore. Pertanto, qualora l'erogazione pubblica sia stata ottenuta attraverso artifizi e raggiri che hanno indotto in errore l'ente erogatore, ricorre la fattispecie di cui all'art. 640-bis c.p., mentre quando l'erogazione consegue alla sola presentazione di una dichiarazione falsa senza l'induzione in errore, si configura il reato di cui all'art. 316-ter c.p. L'accertamento dell'esistenza o meno dell'induzione in errore costituisce una questione di fatto che non può essere riesaminata in sede di legittimità, purché la motivazione della sentenza di merito sia esaustiva e priva di contraddizioni logiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MANNA A. - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14/1/2013 della Corte d'appello di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Mura Antonio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedend…

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