Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2233 del 21 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2233PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali i contatti abituali e la manifesta subalternità del soggetto nei confronti di altri partecipi all'associazione, le dichiarazioni di acquirenti di droga che lo indicano come fornitore, la persistenza di rapporti con soggetti coinvolti nel contesto delinquenziale anche a distanza di tempo, in assenza di plausibili giustificazioni alternative. Tali elementi, valutati complessivamente e in assenza di decisivi elementi contrari, possono fondare la sussistenza del vincolo associativo, anche in mancanza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia o di riscontri video delle attività illecite. Inoltre, la persistenza di tali contatti e rapporti, in assenza di giustificazioni lecite, può integrare il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, tale da rendere adeguata e proporzionata la misura cautelare della custodia in carcere, in applicazione della presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. L'onere di allegare elementi specifici ed idonei a vincere tale presunzione grava sul ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/06/2019 del Tribunale di Bari;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSATI Martino;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del sostituto ORSI Luigi, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), con atto del suo difensore e procuratore speciale, ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale di Bari del 6 giugno scorso, che, a seguito di riesame, ha confermato quell…

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