Il provvedimento amministrativo di revoca di una concessione di contributi pubblici, adottato sulla base di un'informativa antimafia interdittiva, può essere annullato dal giudice amministrativo qualora i meri legami di parentela con soggetti legati alla criminalità organizzata non siano sufficienti a giustificare l'adozione di tale provvedimento. L'annullamento della revoca comporta la rinascita del diritto al contributo e l'obbligo per l'amministrazione di riattivare il procedimento di erogazione, fino alla sua conclusione con il pagamento del contributo, fatti salvi eventuali ulteriori controlli previsti dalla normativa. In caso di inerzia dell'amministrazione, il giudice può assegnare un termine per l'adempimento e, in caso di ulteriore inadempimento, nominare un commissario ad acta per l'esecuzione del giudicato, nonché condannare l'amministrazione al pagamento di una penalità di mora a favore del beneficiario, quale strumento di coercizione indiretta all'esecuzione della sentenza.