Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5327 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:5327SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: In presenza di opere edilizie abusive non sanate né condonabili, gli interventi successivi, anche se riconducibili a categorie di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione, ripetono la medesima condizione di illegittimità dell'opera principale a cui ineriscono strutturalmente. Di conseguenza, il Comune ha l'obbligo di ordinarne la demolizione, senza che rilevi la natura degli interventi eseguiti, in quanto la prosecuzione di lavori abusivi è vietata, a meno che non si proceda secondo le rigorose modalità previste dalla legge per gli interventi su immobili oggetto di istanze di condono ancora pendenti. Ciò in quanto, in assenza di sanatoria, gli interventi ulteriori, pur se di carattere conservativo, vengono realizzati a rischio e pericolo del proprietario, il quale è tenuto a demolirli qualora il condono sia negato. L'amministrazione comunale, pertanto, è legittimata a disporre la sospensione dei lavori e l'ordine di demolizione delle opere abusive, senza che ciò richieda una specifica motivazione in ordine alle ragioni di interesse pubblico, trattandosi di provvedimenti vincolati, la cui legittimità è verificabile esclusivamente in relazione alla sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che ne costituiscono il fondamento. Inoltre, l'assenza di una preventiva comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento finale, in quanto tale garanzia partecipativa non è necessaria per gli atti vincolati, salvo che il proprietario non dimostri la concreta idoneità di eventuali proprie deduzioni a modificare l'esito provvedimentale.

Sentenza completa

N. 02502/2009
REG.RIC.

N. 05327/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02502/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2502 del 2009, proposto da Giosuè ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via F. Cilea, 183;

contro

Il Comune di Monte di Procida, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza di sospensione dei lavori n. 09 del 10.02.2009;

b) dell’ordinanza di demolizione di opere edili abusive n. 10 del 10.02.2009;

c) del verbale di contestazione dell’inottemperanza all’ordinanza di demolizione ai sensi dell’art. 31 IV e VI comma del d.P.R. 380/2…

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