Il reato militare di truffa, di cui all'articolo 234 comma 2 del codice penale militare di pace, è norma speciale rispetto al corrispondente reato comune di truffa di cui all'articolo 640 del codice penale, in ragione della specialità del soggetto attivo (militare) e del soggetto passivo (amministrazione militare). Pertanto, quando il reato militare di truffa è connesso con un reato comune, la giurisdizione spetta al giudice militare, in quanto il reato militare, essendo più grave di quello comune, assorbe quest'ultimo nella sua struttura normativa. Ciò in applicazione del principio di specialità, in base al quale la norma speciale prevale sulla norma generale, e del principio di connessione di cui all'articolo 13 comma 2 del codice di procedura penale, secondo cui la connessione opera a favore della giurisdizione del giudice ordinario solo quando il reato comune sia più grave di quello militare. Diversamente, quando il reato militare è più grave, i procedimenti restano separati, con il reato militare devoluto alla cognizione del giudice speciale e il reato comune alla giurisdizione del giudice ordinario.