Il diritto alla salute e all'incolumità fisica dei cittadini, tutelato dall'art. 32 della Costituzione come diritto primario e fondamentale, prevale sull'interesse di iniziativa economica, anche se quest'ultimo sia astrattamente sorretto dai presupposti previsti per il suo accoglimento. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata a negare l'autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari sui pali della pubblica illuminazione qualora tale installazione possa compromettere la stabilità e la sicurezza dei pali stessi, configurando un apprezzabile rischio per la pubblica incolumità, indipendentemente dalla motivazione addotta per il diniego. L'illegittimità formale del provvedimento di diniego, derivante da un vizio di motivazione, non esclude la legittimità sostanziale dello stesso, fondata sull'esigenza di tutelare il diritto alla salute e all'incolumità fisica dei cittadini. Pertanto, il danno derivante dall'annullamento di un siffatto provvedimento non può essere qualificato come ingiusto, in quanto l'amministrazione è tenuta a privilegiare la tutela di tali diritti fondamentali rispetto all'interesse di iniziativa economica.