Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 5941 del 3 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5941CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La dichiarazione di incandidabilità di un amministratore locale ai sensi dell'art. 143, commi 1 e 11, del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) non richiede necessariamente l'accertamento di evidenze giudiziarie di collegamenti tra l'amministratore e la criminalità organizzata, essendo sufficiente la presenza di elementi di collegamento idonei ad influenzare e condizionare la formazione della volontà dell'ente pubblico, anche in assenza di una connotazione penalmente rilevante della condotta dell'amministratore. Pertanto, la dichiarazione di incandidabilità può fondarsi su una complessiva valutazione della condotta dell'amministratore, caratterizzata da un atteggiamento di tolleranza e permeabilità alle ingerenze e pressioni della criminalità organizzata, che abbia determinato una protratta alterazione della formazione della volontà degli organi elettivi, a prescindere dal fatto che le singole condotte contestate si siano verificate in precedenti consiliature. L'amministratore locale può essere ritenuto responsabile per la cattiva gestione della cosa pubblica, aperta alle ingerenze esterne e asservita alle pressioni inquinanti delle associazioni criminali, anche in relazione a fatti e comportamenti posti in essere prima del suo mandato, qualora gli stessi abbiano prodotto effetti protratisi fino all'ultima consiliatura sciolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BISOGNI Giacinto - Presidente

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. CAIAZZO Rosario - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 3442/2019 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che lo rappresenta e difende ope legis;
- controricorrente -
contro
Procuratore Generale presso la Cort…

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