Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8156 del 7 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8156PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare, non può riesaminare gli elementi materiali e fattuali della vicenda né rivalutare le condizioni soggettive dell'indagato in relazione alle esigenze cautelari e all'adeguatezza della misura, essendo tali apprezzamenti riservati al giudice di merito. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame del contenuto dell'atto impugnato, al fine di verificare la correttezza giuridica della qualificazione attribuita ai fatti, l'assenza di manifesta illogicità nelle argomentazioni e la coerenza logica della motivazione rispetto al fine giustificativo del provvedimento. La motivazione deve essere "effettiva", non "manifestamente illogica", non "internamente contraddittoria" e non "logicamente incompatibile" con altri atti del processo. L'insussistenza o la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, nonché il loro grado di gravità e consistenza, sono rilevabili in cassazione soltanto se si traducono nella violazione di specifiche norme di legge o nella manifesta illogicità della motivazione, rimanendo "all'interno" del provvedimento impugnato, senza poter riguardare la ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MONACO M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/04/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO MARIA MONACO;
lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis));
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE di PALERMO, SEZIONE per il RIESAME, con ordinanza del 12/4/2021, ha rigettato la richiesta di riesame avverso l…

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