Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15259 del 14 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15259PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. opera: 1) in modo automatico per le ordinanze cautelari emesse nello stesso procedimento per fatti legati da connessione qualificata, indipendentemente dalla possibilità di desumere dagli atti, al momento dell'emissione della prima ordinanza, l'esistenza di elementi tali da consentire l'applicazione delle misure adottate con la seconda ordinanza; 2) con il medesimo automatismo, ma solo per i fatti desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio disposto nel procedimento in cui è stata emessa la prima ordinanza cautelare, per le ordinanze cautelari emesse in procedimenti diversi per fatti legati da connessione qualificata; 3) se al momento dell'emissione della prima ordinanza esistevano elementi idonei a giustificare le misure adottate con la seconda ordinanza, per le ordinanze emesse nello stesso procedimento per fatti non legati da connessione qualificata; 4) per le ordinanze cautelari emesse in procedimenti diversi per fatti non legati da connessione qualificata, se al momento dell'emissione della prima ordinanza esistevano elementi idonei a giustificare le misure adottate con la seconda ordinanza, i due procedimenti sono in corso davanti alla stessa autorità giudiziaria e la loro separazione può essere conseguenza di una scelta del Pubblico Ministero. Tuttavia, la mera presenza negli atti del Pubblico Ministero di parte degli elementi su cui si fonda la seconda ordinanza cautelare non dimostra l'effettiva individuazione della loro portata probatoria da parte dell'organo inquirente al momento dell'emissione della prima ordinanza, essendo necessario che tali elementi fossero concretamente desumibili dagli atti in quel momento, secondo una valutazione complessiva e ponderata del materiale investigativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5873/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 07/11/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'Ambrosio V. inammissibile per rinunzia.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Napoli, all'udienza camerale dell'11/11/2014, ha rigettato l'appello presentato nell'interesse di (OMISSIS) avverso l'ordinanza in data 5/9/2014, con …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.