Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10737 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:10737SENT

Massima

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La revoca della concessione di suolo pubblico per occupazione difforme rispetto al titolo autorizzativo è un atto vincolato, non necessitando di una nuova comunicazione dei motivi ostativi qualora le difformità siano state documentate e comunicate all'interessato in precedenza. L'art. 17 della DAC n. 21/2021, che disciplina la decadenza della concessione per violazione delle prescrizioni, prevale sull'art. 18 relativo alla revoca per sopravvenute ragioni di pubblico interesse, in quanto la fattispecie concreta rientra nella prima ipotesi normativa. Il principio di partecipazione procedimentale di cui all'art. 10-bis della L. 241/1990 è rispettato laddove vi sia stata una significativa soluzione di continuità tra la comunicazione dei primi motivi ostativi e l'adozione del provvedimento finale, che si basi su nuovi e diversi presupposti di fatto accertati successivamente.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/05/2024

N. 10737/2024 REG.PROV.COLL.

N. 14128/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14128 del 2023, proposto da
Mamiani S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Riccardo Taurasi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

per l'annullamento

-della Determinazione Dirig…

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