Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3150 del 23 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3150PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando tre o più persone si associano stabilmente per commettere una serie indeterminata di delitti in materia di stupefacenti, anche in assenza di una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, idonee a realizzare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose. L'elemento essenziale è l'accordo associativo, che crea un vincolo permanente tra gli associati, consapevoli di far parte del sodalizio e di contribuire alla realizzazione del programma criminoso. La prova della sussistenza del reato può desumersi da una pluralità di elementi indiziari, quali la predisposizione di mezzi idonei alla commissione dei reati, l'esistenza di basi operative, la suddivisione dei ruoli tra gli aderenti e l'adozione di particolari modalità operative, senza che sia necessaria la dimostrazione di una complessa organizzazione o di ingenti disponibilità economiche. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente e in modo stabile alla realizzazione del programma criminoso, non essendo sufficiente la mera occasionalità dei contatti tra gli imputati o la limitata partecipazione a singoli episodi delittuosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7292/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 21/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIAZZO LUIGI PIETRO;

Udito il Procuratore Generale in persona…

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