Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di un'attività commerciale su area pubblica è illegittimo qualora: 1. L'amministrazione non abbia provato di aver effettivamente notificato al titolare dell'autorizzazione il provvedimento di rigetto della sua precedente istanza di rateizzazione del debito tributario pregresso, né la richiesta di integrazione documentale a corredo di tale istanza. In assenza di tali notifiche, il titolare non può essere considerato inadempiente e la revoca non può essere disposta per tale motivo. 2. Il titolare dell'autorizzazione abbia provveduto, prima della notifica del provvedimento di revoca, al pagamento integrale del debito tributario pregresso contestato dall'amministrazione come presupposto della revoca. In tal caso, essendo venuta meno la condizione di morosità, l'amministrazione non può legittimamente revocare l'autorizzazione. 3. Il provvedimento di revoca si fondi su una pretesa debitoria più ampia rispetto a quella espressamente contestata nell'avvio del procedimento, senza che l'amministrazione abbia fornito adeguata prova di tale ulteriore morosità. L'amministrazione non può ampliare il thema decidendum rispetto a quanto originariamente contestato, senza dare adeguata motivazione e prova. In tali ipotesi, il provvedimento di revoca è affetto da eccesso di potere per difetto di istruttoria, carenza di motivazione e travisamento dei presupposti di fatto.